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La casa ecologica

Come trasformare la nostra abitazione nella casa ecologica e sostenibile, risparmiando e autoproducendo energia, intervenendo nelle aree del riscaldamento, dell’acqua e dell’elettricità?

La sostenibilità ambientale e, in genere, vivere in modo sostenibile, sono sfide che riguardano tutti noi e che richiedono un cambiamento di stile di vita e di abitudini.

Infatti, il benessere psicofisico personale e il benessere dell’ambiente in cui viviamo sono interconnessi e prendersi cura di sè, della propria casa, del proprio stile di vita e di come questi influenzano l’ambiente che ci ospita sono le facce della stessa medaglia.

Possiamo cominciare da scelte che ci sembrano slegate da “come viviamo” ma che, in realtà, sono un pilastro del nostro vivere ecosostenibile.

Una delle aree in cui possiamo fare la differenza è quella della nostra casa, che rappresenta una fonte importante di consumo di risorse e di produzione di emissioni. Rendere la nostra casa ecologica e più sostenibile significa non solo contribuire a preservare il pianeta, ma anche migliorare la qualità della nostra vita, il comfort e il risparmio economico.

In questo articolo elenchiamo alcune soluzioni recenti ed efficaci per rendere la tua casa ecologica.

Esistono infatti sistemi per risparmiare il gas per cucinare, sistemi per produrre acqua calda, e sistemi per produrre elettricità in modo sostenibile.

Come orientarsi nel mercato libero dell’energia?

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Per maggiori informazioni leggi l’articolo Come risparmiare in bolletta nel 2024

Come essere sostenibili a casa

Iniziamo con una notizia riguardante il risparmio energetico e il vivere sostenibile anche nelle città. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista Nature Energy, le città possono ridurre le loro emissioni di CO2 del 90% entro il 2050 se adottano misure integrate di efficienza energetica, uso di fonti rinnovabili e gestione dei rifiuti.

Lo studio ha analizzato 22 città in tutto il mondo, tra cui Roma, Milano e Torino, e ha evidenziato le opportunità e le sfide per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima.

In linea con la nostra vision, abbiamo deciso di non affrontare il tema della “mobilità elettrica” perché non ci sembra ancora chiaro se favorirla apporti reale beneficio al clima e agli esseri umani oppure sia di sostegno a interessi di parte.

Negli ultimi anni sono state sviluppate diverse soluzioni innovative per rendere le case sostenibili, risparmiare energia e autoprodurre energia.

Alcune delle soluzioni per la casa ecologica nelle aree del riscaldamento, dell’acqua e dell’elettricità includono:

  1. Pompe di calore geotermiche
  2. Riscaldamento solare dell’acqua
  3. Ventilazione a recupero di calore (HRV)
  4. Termostati intelligenti
  5. Sistemi di accumulo dell’energia
  6. Raccolta dell’acqua piovana e riciclo delle acque grigie
  7. Pannelli solari integrati nell’edificio (BIPV)
  8. Microturbine eoliche
  9. Illuminazione a basso consumo energetico
  10. Integrazione con una rete intelligente

Vediamo ora alcune soluzioni concrete che possiamo adottare per rendere la nostra casa più sostenibile.

1. Ottimizzare il potenziale energetico con i tetti ecosostenibili

Sembra che il tetto sia uno degli elementi che influisce maggiormente sui consumi energetici della casa, in quanto è responsabile della dispersione del calore in inverno e del surriscaldamento in estate. Per migliorare l’isolamento termico del tetto è possibile utilizzare materiali naturali come la lana di roccia o il sughero, oppure optare per soluzioni innovative come i “tetti verdi”, ovvero dei manti erbosi che consentono di regolare la temperatura interna e di purificare l’aria.

2. Ridurre al minimo il consumo di energia non rinnovabile

L’uso di fonti di energia rinnovabile è fondamentale per ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e le emissioni di gas serra. Tra le opzioni disponibili ci sono i pannelli solari fotovoltaici, che trasformano la luce del sole in energia elettrica, le pompe di calore geotermiche, che sfruttano il calore della terra per riscaldare o raffreddare la casa, gli impianti eolici, che utilizzano la forza del vento per produrre energia, e le biomasse, che bruciano materiali organici come legno o residui agricoli per generare calore. L’energia prodotta in eccesso può essere venduta alla rete o accumulata in appositi dispositivi per essere usata quando serve.

Oltre a queste opzioni, siamo certi che altre siano disponibili, soprattutto se pensiamo che la enormità del problema possa essere affrontata integrando metodi, tecnologie e approcci anche molto diversi tra di loro.

Prendendo esempio dalle nazioni della Terra, potremmo utilizzare modalità che si adattano al fabbisogno reale delle singole comunità in cui il nostra paese è suddiviso.

A questo proposito vogliamo ricordare che le fonti di enercia alternativa sono molteplici e che piccole comunità e paesi lontani dalle grandi vie di comunicazione, potrebbero utilizzare forme di produzione dell’energia meno note. Infatti, è possibile sfruttare l’energia idroelettrica anche quando non si possono costruire grandi bacini idroelettrici.

Leggi di più sulla Turbina Banki su Wikipedia

Le più note fonti energetiche alternative sono rappresentate da:

  • energia idroelettrica
  • energia geotermica
  • energia ricavata dalla biomassa (agroenergie e scarti animali) e biogas (anche biodiesel, vedi olio di colza)
  • energia marina (quale l’energia del moto ondoso e delle maree)
  • energia eolica
  • energia solare (sia attraverso centrali solari termiche che fotovoltaiche) Vedi la grafica sulla produzione di energia solare
  • energia prodotta dalla dissociazione molecolare

Per il momento possiamo prendere in considerazione solo questi fonti, mentre sappiamo che in molti paesi sono messe in atto iniziative per produrre energia dalle attività umane, da molti considerate bizzarre perché si tende a privilegiare, come già detto, l’approccio “definitivo” al problema, scartando soluzioni anche bizzarre o apparentemente poco profittevoli perché realizzate da piccole imprese o ricercatori “fuori” dai circuiti delle corporation.

Fonte: https://energy.lifegate.it/

3. Migliorare l’isolamento termico eliminando gli spifferi

L’isolamento termico è essenziale per evitare le perdite di calore dalla casa e mantenere una temperatura confortevole. Oltre al tetto, è importante isolare anche le pareti, i pavimenti e le finestre. Per queste ultime si consiglia di scegliere modelli a doppio o triplo vetro, che impediscono lo scambio termico tra interno ed esterno. Inoltre, è bene controllare che non ci siano spifferi o fessure nelle porte o nelle finestre stesse, che possono causare infiltrazioni d’aria fredda o calda.

4. Gestire l’acqua e il verde in modo sostenibile

L’acqua è una risorsa preziosa e limitata, che va usata con parsimonia e responsabilità. Per ridurre il consumo di acqua potabile si possono adottare alcuni accorgimenti, come installare sistemi di raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione del giardino, usare dispositivi a basso flusso d’acqua come rubinetti e docce, e preferire piante autoctone e resistenti alla siccità.

Il verde può contribuire a migliorare la qualità dell’aria e a creare un ambiente più gradevole. Si possono creare zone umide, orti, giardini pensili o verticali, che favoriscono la biodiversità e la rigenerazione urbana.

In tema di risparmio idrico, ricordiamo che in talune abitazioni è possibile installare rubinetti a pedale. Nel complesso, la quantità d’acqua risparmiata può essere considerevole a seconda dell’uso. I rubinetti a pedale sono degli elementi ideali per ambienti di lavoro e per le cucine industriali, tuttavia possono essere installati anche in abitazioni con specifiche esigenze.

L’alternativa ai miscelatori a pedale sono i rubinetti dotati di una fotocellula a infrarossi che attiva il meccanismo di erogazione dell’acqua allorché registra il movimento delle mani.

Per farti un’idea dei prezzi dei rubinetti a pedali e dei rubinetti bagno elettronici, puoi consultare i seguenti siti:

5. Scegliere materiali e arredi sostenibili

La scelta dei materiali e degli arredi per la casa può influire sull’impatto ambientale e sulla salute degli abitanti. Consigliamo di optare per materiali da costruzione riciclati o a basso impatto ambientale, come legno certificato FSC, pietra naturale o laterizio. Per gli arredi si possono preferire materiali naturali come il legno, il bambù, il cotone o la lana, evitando quelli sintetici o trattati con sostanze chimiche nocive. Per le vernici si possono scegliere prodotti ecologici, a base d’acqua o di origine vegetale, che non rilasciano sostanze tossiche nell’aria.

Queste sono solo alcune delle soluzioni possibili per rendere la propria casa sostenibile, risparmiando energia e autoproducendo energia, nelle aree del riscaldamento, dell’acqua e dell’elettricità.

Esistono anche altre opzioni, come l’uso di sistemi di domotica per controllare e ottimizzare i consumi energetici, l’installazione di ascensori da interni ecologici ed efficienti, o la scelta di un design bioclimatico che sfrutta le condizioni climatiche locali per creare un ambiente confortevole.

L’importante è avere una visione integrata e olistica della casa, considerandola come un sistema vivente che interagisce con l’ambiente circostante.

Marino Baccarini

Consulente di marketing e comunicazione con una fervente passione per le Scienze Umane. La mia ricerca si focalizza sul comprendere l'essere umano, esplorando le cause e il significato dei suoi comportamenti. Il mio profondo interesse abbraccia le dimensioni spirituali, con una particolare affinità per religioni e misticismo. Ho completato il programma MBSR due volte e già da adolescente ho integrato nella mia vita pratiche come yoga e arti marziali e di recente Tai Chi Chuan. Dedico tempo allo studio e alla lettura approfondita su Mindfulness, filosofie orientali e medicina alternativa. Da anni, mi immergo negli insegnamenti di filosofi e mistici orientali, indiani, cinesi e giapponesi, arricchendo così il mio percorso personale e professionale.